Tirreno, anche il mio petto è un mar profondo
E di tempeste, o grande, a te non cede:
l'anima mia rugge nè flutti, e a tondo
Suoi brevi lidi e il piccol cielo fiede.
Tra le sucide schiume anche dal fondo
stride la rena: e qua e là si vede
qualche cetaceo stupido ed immondo
boccheggiar ritto dietro immonde prede.
La ragion de le due vedette algenti
contempla e addita e conta ad una ad una
onde e belve ed arene in van furenti:
Come su questa solitaria duna
L'ire tue negre a gli autunnali venti
Inutil lampa illumina la luna.
(Giosuè Carducci)
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